CHAKRA DEL CUORE
Nome: ANAHATA
Luce Associata: Luce Sacra Divina gialla dorata (scopri)
Pianeta Associato: Futuro Venere
Nota Musicale: LA
Vocale: AU
Organo Eterico: Cuore
Il quarto dei sette chakra, Anahata, si trova in concomitanza del cuore, al centro del petto. II Chakra verde rappresenta il punto d’incontro e di armonizzazione fra corpo e spirito: esso batte al ritmo dell’universo.
Questo Chakra si riferisce ai sentimenti più puri e privi d’interesse, come la generosità, l’umiltà, la compassione e il perdono. Il colore verde simboleggia appunto benessere, relax, equilibrio, armonia, gioia.
Il quarto chakra è illustrato come un fiore di Loto a dodici petali, con all’interno una stella a sei punte. Il mantra
è YAM.
Il Chakra del cuore è così chiamato poiché si trova precisamente nel punto d’incontro fra plesso cardiaco e plesso polmonare, due importanti funzioni vitali che confluiscono in modo perfettamente armonico nel nostro organismo. Qui ha sede l’amore puro, la fonte dei sentimenti più potenti.
Un Anahata in equilibrio energetico garantirà all’individuo apertura verso il prossimo e empatia: si è capaci di amare e donarsi senza opportunismo, sentendoci in equilibrio e gratificati. La spontaneità e la comunicazione sono equilibrati, non esagerati ma gioiosi.
Il Quarto Chakra sul Piano fisico
Corrispondono al quarto chakra il cuore e il sistema circolatorio, ma anche i polmoni, il timo e gli arti superiori.
Se c’è un problema a questi organi il chakra coinvolto è quello verde, il chakra del cuore. Il senso fisico collegato a questo Chakra è il tatto.
Il Quarto Chakra sul piano emozionale
Su questo piano Anahata è connesso alla parte delle relazioni. Un blocco energetico al quarto Chakra trova la propria causa nel non ascolto del proprio potere emotivo.
Le sensazioni distoniche della sono paranoia e diffidenza.
Se il chakra del cuore è in eccesso funzionale la persona manifesta una generosità abnorme atta a soddisfare il proprio ego salvo poi sentirsi delusa, addossando agli altri la colpa dei propri insuccessi.
Se le tensioni di cui abbiamo parlato si protraggono a lungo il sintomo colpisce il piano fisico nelle parti indicate corrispondenti.
Nel momento in cui gli atteggiamenti della persona disfunzionale mutano, rispetto alle aree che la interessano, e inizia ad agire in modo diverso, i sintomi scompaiono e si riappropria della propria salute. Tutti questi aspetti possono essere guariti appunto, se comprese le cause.